Convegno “Creatività, arte del vivere”

RASSEGNA SINGOLARE E PLURALE
un progetto di Città di Torino e Opera Barolo
a cura di Artenne e Forme in bilico
con il sostegno di Fondazione CRT

PARTECIPAZIONE GRATUITA

Convegno
CREATIVITÀ, ARTE DEL VIVERE
a cura di International Association for Art and Psychology” (IAAP),
Sezione piemontese
Palazzo Barolo – Salone d’onore
Giovedì 6 giugno 2019
Ore 9,00 – 13,30

Coordinatore: Marcello Pedretti
Moderatrice: Morena Danieli

L’incontro, prendendo spunto dalla mostra “Facendo altro”, ne approfondisce i temi in senso psicologico con uno sguardo al tema dell’identità personale e dell’identità artistica nelle sue oscillazioni tra Insider Art e Outsider Art.
Sarà dato spazio alla riflessione psicoanalitica, in una visione plurale, con al centro il tema della creatività nella sue interrelazioni con le prime relazioni, i depositi transgenerazionali, l’inconscio personale e collettivo. La creatività sarà vista nelle sue varie declinazioni: sintomatica, sublimatoria, trasformativa, e nella sua interrelazione con il benessere. Una relazione sarà dedicata al tema dell’arte come azione sociale, come strumento di comunicazione.
Saranno riportati i risultati di una breve intervista anonima ai creativi che hanno concesso le loro opere alla mostra e saranno utilizzate a titolo esemplificativo storie e opere note e meno note di artisti, outsider e non, di varie epoche storiche, fino ai moderni e contemporanei.

Programma

Ore 9 (registrazione)

Ore 9,30
Benvenuto dell’Opera Barolo
Luciano Marocco, Vice Presidente

Saluti Istituzionali della Città di Torino

Introducono
Tea Taramino, curatrice del PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari dell’Opera Barolo
Cristina Balma -Tivola, antropologa freelance, co curatrice della mostra
Gianluigi Mangiapane, antropologo e co curatore della mostra
Morena Danieli, Presidente Sezione piemontese International Association for Art and Psychology

Ore 10
Marcello Pedretti, medico psicoterapeuta
Identità e creatività tra riflessione e ricerca

Ore 10,30
Anna Piantanida, psicologa psicoterapeuta
Uhde e i “Primitivi moderni”

Ore 11 (pausa caffè con intermezzo musicale)
Carlo Maccaferri, Professore Associato di Fisica Teorica, Università di Torino.
Chitarrista, compositore e arrangiatore

Intermezzo musicale

Ore 11,30
Elsa Bianco, psicoanalista junghiana
Inconscio, creatività ed arte nella visione di C.G.Jung

Ore 12
Wilma Cipriani, filosofa e arteterapeuta
L’arte come fondamentale relazione tra madre e bambino

Ore 12,30
Daniela Gariglio, psicologa psicoterapeuta micropsicoanalista
Arte tra trauma-resilienza e benessere

Ore 13
Alberto Taverna psicologo, psicoterapeuta DSM Asl Città di Torino
Sonia Tasinato infermiera, DSM Asl Città di Torino
Daniela Maronetto Centro Territoriale G. Bisacco, Cooperativa Frassati

Arte attiva: interventi artistici nella comunità

Ore 13,30 (chiusura)

 

Opportunità

Ore 15.00 / 17.30 visite guidate alle mostre

FACENDO ALTRO, a cura di Artenne, Forme in bilico, Passages e Volo2006
MANO(d)OPERA, opere d’arte in memoria di Francesco Fratta, a cura di MaKing Sense e UICI/Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus.

 

ISCRIZIONI OBBLIGATORIE per consentire un’organizzazione ottimale della logistica dell’evento.

ISCRIZIONI:
www.artenne.it – artenne.artenne(at)gmail.com
Form: https://forms.gle/84fFvUDaVPuzxMFu5

 

ABSTRACTS DELLE RELAZIONI

 

Marcello Pedretti, medico psicoterapeuta
Identità e creatività tra riflessione e ricerca
L’identità personale acquisisce le sue prime basi ancora prima della nascita, configurandosi fin dall’inizio come identità familiare e sociale. Nel caso di relazioni primarie sufficientemente buone essa è oggetto di continue trasformazioni che, a partire da ciò che ci è stato trasmesso a livello sia esplicito che inconscio, ne permettono la conversione in una storia personale in continua evoluzione. Al centro delle capacità trasformative si pongono la capacità di giocare e di sognare, attività relazionali con al centro il mondo esterno e il mondo interno delle sensazioni e delle emozioni.
La mostra ci sollecita a portare l’attenzione a identità complesse in cui accanto alla identità sociale di base è presente una ricca espressività artistica che ci interpella come fruitori delle loro opere.
Saranno presentate alcune riflessioni sulla base di un questionario anonimo consegnato ai creativi che hanno concesso le loro opere alla mostra.

Anna Piantanida, psicologa psicoterapeuta
Wilhelm Uhde e la scoperta dei Primitivi moderni
Francia, inizio ‘900: l’anticonformista critico e collezionista di opere d’arte Wilhelm Uhde, nella sua ricerca del “ nuovo”, coglie il valore di pittori ancora non capiti quali Pablo Picasso e Georges Braque.
Incontra anche chi, “ facendo altro”, ha in sé potenzialità creative che saranno ufficialmente riconosciute anni dopo.
Ecco allora un suo aiutare a nascere come artisti che lui definisce “primitivi moderni” Andrè Bauchant vivaista, Camille Bombois garzone di fattoria, Seraphine Louis cameriera, Louis Vivin postino, Henri Rousseau doganiere, tutti lavoratori che in modo spontaneo e imprevisto avevano iniziato a dipingere da veri autodidatti.

Elsa Bianco, psicoanalista junghiana
Inconscio, creatività ed arte nella visione di C.G.Jung
La psicologia del profondo propone una interpretazione universale della creatività: una dimensione presente in ogni essere umano, a prescindere da quale sia il suo livello culturale, il suo lavoro e la sua posizione sociale. La creatività riguarda il nostro agire – in vari ambiti e a vari livelli – e prende forma in “espressioni artistiche” conseguenti ad un lavoro psichico di ricerca/relazione che in parte è cosciente e in parte resta inconscio.
Come sostenere, proteggere, sviluppare questa relazione conscio-inconscio riguardo la creatività? La creatività si può sviluppare prestando attenzione a quelle parti della personalità che sono ancora “primitive”. Per tutta la vita Carl Gustav Jung ha prestato attenzione alle immagini che sgorgavano potentemente dal suo inconscio e le ha rappresentate creando sculture, dipinti, acquerelli, calligrafie, miniature. La sua ampia esperienza artistica ha mostrato come è possibile coltivare un dialogo d’amore con il proprio indicibile profondo ed esserne psichicamente curati e trasformati.

Wilma Cipriani, filosofa e arteterapeuta
Rafforzamento dell’attaccamento madre – bambino in arteterapia
Caso di Emma e Daniela. Emma, bambina di 7 anni diagnosticata “X FRAGILE”, esprime una continua angoscia di perdita della madre o di esserne allontanata. Assumendo il principio di “Assimilazione Incarnata” proposto da V.Gallese nell’ambito delle Neuroscienze, l’intervento terapeutico con l’Arte ha conseguito un rafforzamento dell’attaccamento tra madre e bambina basato sulla Imitazione Figurativa. Trattasi della imitazione delle immagini che conduce all’apprendimento dell’attività “COME ME”.
Nel corso di 3 anni Emma sviluppa maggiore sicurezza di appartenenza e allenta l’angoscia di perdita. Consegue dunque una maggiore autonomia,corrisposta dalla madre Daniela riguardo a se stessa.

Daniela Gariglio, psicologa psicoterapeuta micropsicoanalista
Arte tra trauma-resilienza e benessere
La relazione collega la “creatività al benessere psicobiologico” in quanto “disposizione naturale e universale di energia creatrice”, libera di esprimersi o bloccata da conflitti psichici. Tale studio psicoanalitico viene esemplificato attraverso la storia di Artemisia Gentileschi e Charlotte Salomon: due vite e vicende artistiche accomunabili dall’elaborazione di eventi traumatici, violenti e luttuosi, e dall’attivazione naturale di risorse resilienti. In Artemisia, la riconciliazione con esperienze traumatiche, la mostra infine come donna appagata e artista affermata; in Charlotte (morta a soli 26 anni ad Auschwitz), la disattivazione di uno stato di sofferenza e il raggiungimento di un certo grado di benessere in campo artistico e nella vita, ne ha comunque tessuto un “incipit di storia nuova”, rispetto al filone familiare suicidario. In chiusura, l’autrice condividerà qualche quadro amatoriale che va nel senso del sopraccitato studio sulla creatività e della rappresentazione di aspetti della relazione inconscia analitica, aspetti tratti dal suo campo professionale.

Alberto Taverna psicologo, psicoterapeuta DSM Asl Città di Torino
Sonia Tasinato infermiera, DSM Asl Città di Torino
Daniela Maronetto Centro Territoriale G. Bisacco, Cooperativa Frassati
Arte attiva: interventi artistici nella comunità
Nel corso degli ultimi anni il nostro lavoro si è spostato dalla cura delle persone dentro un perimetro consolidato dall’istituzione all’intervento sulla società, consapevoli che la cura delle persone passa anche attraverso la cura dell’ambiente fisico e di relazione.
Rendere i ruoli sociali e i confini di gruppo permeabili e flessibili è una condizione necessaria per migliorare l’accettazione di sé e costruire una personalità integrata.
L’uso dell’arte sociale nella forma del Mandala ci ha permesso di realizzare interventi creativi in ambito urbano con il coinvolgimento paritario di nostri utenti e di semplici cittadini.
Il percorso è iniziato a Sbrenica ed è continuato con decine di interventi all’interno di festival artistici e musicali di rilevanza internazionale, ma anche nelle scuole e nelle feste di strada. Il Mandala viene progettato, realizzato e poi cancellato, ciò che resta è nel vissuto dei partecipanti.
Nel corso della relazione verranno brevemente rappresentati i modelli artistici a cui facciamo riferimento, da Facteur Cheval, a Beuys, a Banksy, alla Abramovic, e narrate le nostre esperienze nel territorio, facendo riferimento alla metodologia di preparazione e di realizzazione.

 

Evento nell’ambito delle Settimane della Scienza