Maresa Pagura

Maresa Pagura (Torino, 1962)

Attratta da sempre da tutte le forme di espressione artistica (già a tre anni inizia a cantare esibendosi in vari eventi e partecipando ad un concorso) disegna con continuità, ma non si prende mai troppo sul serio… Il suo percorso scolastico e professionale la porta a diventare nel 1984 educatrice nei servizi per disabili del Comune di Torino realizzando anche diverse di attività in ambito teatrale, musicale e artistico. Dal 2008, con la collega/artista Tea Taramino, segue le attività e i progetti del laboratorio “La Galleria” che, nel 2018, diventa Centro Arte Singolare e Plurale / Laboratorio La Galleria (Archivio Mai Visti, Archivio Arte Plurale, pinacoteca e laboratori) della Città di Torino.
Da metà degli anni Ottanta, inizia un percorso di formazione teatrale con particolare attenzione all’uso della voce e del canto; fonda due compagnie teatrali con le quali realizza molteplici spettacoli partecipando a diverse rassegne teatrali in Italia e all’estero; realizza diversi laboratori e spettacoli con persone disabili, nel carcere minorile e nelle scuole. Approfondisce il percorso musicale con lo studio del canto lirico a cui si dedica da oltre venticinque anni. Partecipa a diverse produzioni di opere, operette e concerti. Conduce laboratori sul canto popolare. Collabora stabilmente con la Compagnia di Operette Elena D’Angelo di Milano come caratterista e soprano.
Con il desiderio di approfondire le diverse tecniche artistiche ed espressive frequenta corsi di acquarello, pittura ad olio, disegno, creazione di pop-up, cartapesta, sumi-e ed altro. Nel 2012 fonda l’Associazione Culturale ArteCult che organizza corsi di disegno, pittura e figura di nudo con modella dal vero. Espone in diverse collettive organizzate dall’Associazione e collabora all’organizzazione di “Beinasco Arte”, annuale estemporanea di pittura e disegno con modella.

Opere esposte

Mani Vissute, 2011, pastello bianco su cartoncino ruvido marrone, 40×30 cm
Studio di Iris, 2013, pennarelli neri punta fine su carta Fabriano liscia, 33×48 cm
Omaggio a Mapplethorpe, 2013, pastello bianco su cartoncino ruvido nero, 40x30cm

“Nel disegno cerco di sperimentare tecniche e materiali diversi. I soggetti, talvolta li individuo in funzione della tecnica, altre volte, invece, mi colpisce un soggetto, una luce, una situazione e di conseguenza scelgo la tecnica. Lavoro spesso su immagini fotografiche (mie o di altri), riproducendole e interpretandole seguendo le suggestioni che mi offrono. Ho una passione particolare per il ritratto (in particolare degli anziani) che cerco di perfezionare con l’obiettivo di riuscire a cogliere dai soggetti un loro carattere interiore. Amo lavorare a tarda sera e di notte” (Maresa Pagura)