Raffaele Santomauro

Raffaele Santomauro(Minervino Murge, BT, 1932)

Da piccolo si appassiona alla meccanica e comincia a frequentare l’officina di suo zio sino dall’età scolastica.
Immigrato a Torino nel 1950 ha lavorato in diverse officine, poi nel 1957 è stato assunto alla Fiat – Mirafiori nel reparto Presse, addetto alla meccanizzazione degli stampi. Era il più esperto anche perché, come dice lui, fin da piccolo dava del TU all’acciaio. Avrebbe potuto fare carriera, ma al caporeparto che lo voleva proporre come operatore disse che non intendeva rinunciare alle sue idee.
Santomauro arriva da una tradizione comunista, sua madre è stata la prima donna assessore comunale di Minervino Murge. È stata anche arrestata e condannata a 6 mesi di carcere per aver fatto un corteo non autorizzato un 1° Maggio.
Santomauro si appassiona di fotografia, allestisce a casa sua una camera oscura per sviluppare i rullini e stampare le foto e quando nel 1969 partono le lotte operaie capisce l’importanza di documentare e utilizza la fotografia come strumento di lotta.
Alcune sue belle foto sono apparse su giornali e bollettini sindacali.
Essendo sul posto, a Mirafiori, dove partivano scioperi e cortei non preventivati, e non c’erano i fotografi delle testate giornalistiche, molte foto di Santomauro sono le uniche e preziose testimonianze degli eventi.
Oltre alle lotte operaie, intorno a Mirafiori, Santomauro ha fotografato tutte le manifestazioni sindacali, politiche, ambientali, femministe, antifasciste, antimperialiste, che si sono svolte a Torino, ma anche a Roma, Milano, Genova, Reggio Calabria.
Dal 1969 al 1980 ha scattato migliaia di foto che sono un archivio unico e prezioso per conoscere la nostra storia attraverso le immagini, un patrimonio che dovrebbe essere valorizzato e divulgato.

Opere esposte

Una selezione dall’archivio Santomauro
Manifestazioni dal 1969 al 1980
stampa fotografica a mano in B/N su carta, diverse dimensioni